Meriggio, acquarello 28x77, 2008
Lidia Delloste ha conseguito la maturità artistica presso l’Istituto Statale d’Arte Passoni di Torino, si è laureata in lettere moderne, con indirizzo storico, presso l’Università degli Studi di Torino. Allieva di Mario Giansone, ha seguito poi corsi di specializzazione in tromp-l’oeil e ceramica, e successivamente, sotto la guida di Sandro Lobalzo e Angelo Gorlini, ha affrontato l’acquerello, tecnica da lei definitivamente assunta come strumento linguistico particolarmente adatto ad esprimere i caratteri della sua poetica. La possibilità di fermare con rapidità un’immagine visiva, e il senso spaziale che l’uso dell’acquarello offre, rappresentano il punto focale del suo lavoro dominato da un profondo senso della natura come riferimento esistenziale e strada indispensabile verso la conoscenza interiore. Pittrice, acquerellista e illustratrice, dalla passione per l’etnografia e l’antropologia, e dai lunghi viaggi condotti in giro per il mondo, prende vita la sua ricerca artistica, sviluppata intorno a diversificati cicli d’indagine il cui perno fondamentale resta il legame indissolubile dell’uomo con la terra, e, in senso più profondo, la sua terra. Il tema centrale, da cui prendono vita ulteriori percorsi, è il recupero iconografico della flora e della fauna, e di oggetti dimenticati d’uso quotidiano della cultura locale. Accanto ai ritratti di animali, il mondo agreste trova infatti nei suoi fogli particolare attenzione, in quanto individua in essi gli archetipi delle civiltà di ogni luogo e tempo: il pane, la spiga, i frutti e altri alimenti semplici ed essenziali alla vita. Insegnante di educazione artistica presso la scuola media dell’obbligo, è impegnata in qualità di referente per il Progetto “Promozione Arte Ragazzi”, e in tale ambito segue iniziative didattiche collegate a istituzioni pubbliche, enti no-profit ed eventi inseriti nel tessuto culturale della città e della regione. Dal 2000 è iscritta al Piemonte Artistico Culturale di Torino e a “I Venerdì dell’Arte” di Torino e alla Società Promotrice Delle Belle Arti in Torino. Alcuni suoi lavori sono stati scelti per illustrare pubblicazioni e monografie. Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private. Vive e lavora a Moncalieri (TO)
Statement:
La mia ricerca parte dallo studio della luce che irradia le opere dei grandi maestri del passato. Da queste premesse ho sviluppato numerosi cicli tematici utilizzando la tecnica dell'acquerello, un linguaggio con cui mi identifico perché mi permette di far emergere la luce, le ombre e le atmosfere dello spazio.
Temi affrontati:
1) Oggetti della cultura materiale contadina del passato, immersi nella luce o evidenziati dall'ombra.
2) Luce e esseri umani. La luce crea l' atmosfera dell'ambiente che circonda le persone: fermo l’ immagine per un'emozione.
3) Ritorno alla montagna, ritorno alla solitudine. Non al silenzio, la montagna è piena di rumori, di voci. Gli occhi che la guardano (quelli del viandante, o dell'amante delle vette) danno alla montagna tutto il suo significato.
4) Dentro-fuori: lezioni di Covid, ansie, speranze.